Ddl Sviluppoimpresa, il contributo dei cittadini Liguori: “cogliere l’opportunità di favorire gli investimenti strutturali in vista di un ritorno alla normalità”

Un provvedimento dedicato alle imprese e all’economia della nostra Regione in sofferenza a causa del delicato momento che stiamo vivendo, non può non tenere conto delle difficoltà che nell’immediato futuro potremmo dover ancora affrontare a vari livelli a causa dell’emergenza sanitaria. È questo il motivo per cui il gruppo dei Cittadini ha proposto e ricordato al Consiglio regionale l’importanza di un provvedimento economico che guardi in prospettiva ma che faccia tesoro di quanto accaduto.
«Il disegno di legge 123 “Sviluppoimpresa” – ha spiegato Simona Liguori dei Cittadini, relatrice in Aula – è meritevole della massima attenzione: definisce strategie e progetti destinati al manifatturiero, predispone interventi su economia sostenibile, welfare aziendale ed economia circolare e pone un particolare accento anche su settori come il commercio e il turismo. Come civici, però, abbiamo ritenuto opportuno sottolineare anche altri aspetti che, per un auspicato ritorno alla normalità post pandemia, non possono essere dimenticati. L’emergenza sanitaria, infatti, sta incidendo sul bene della salute, evidenziando nuovi scenari nel mondo del lavoro, dell’istruzione e del vivere comune. Per questo, in un’ottica prudenziale, ci auguriamo che la Giunta colga l’opportunità di dare indicazioni e criteri affinché un evento sconvolgente come la pandemia non ci colga impreparati nella futura organizzazione della vita civile e degli spazi pubblici e privati, in particolare nei luoghi della produzione e dell’erogazione di servizi alle persone».
Pur consapevole della ampiezza delle linee contributive contenute nel DDL 123, il Gruppo dei Cittadini crede «sia necessario considerare il sostegno anche a quelle iniziative dirette a promuovere la riorganizzazione e la ristrutturazione degli spazi – ad esempio mense, ristoranti, bar, centri di servizi alla persona – al fine di agevolare, tramite arredamenti a geometrie variabili, l’ingresso e l’uscita della clientela e la eventuale necessità di riduzione degli afflussi di persone».