Sanità Fvg, altro che decantati investimenti, i fatti dimostrano che in molti settori si è agli ultimi posti fra le regioni italiane

Riceviamo una nota dal  Coordinamento Salute FVG che pubblichiamo volentieri per dare voce all’allarme di molti cittadini che constatano i limiti della sanità in Fvg:

  Dal comunicato della Giunta regionale Fvg abbiamo appreso che per il 2024 “La legge di Stabilità potrà contare su maggiori risorse per oltre 600 milioni di euro, in particolare derivanti da incrementi nelle stime delle entrate tributarie …. In linea con le misure assunte finora, anche con questa legge di Stabilità vogliamo rafforzare le politiche di spesa con attenzione particolare al comparto sanitario…”. Sarebbe di 3.150 milioni la somma destinata alla spesa sanitaria con aumento di 250 MLN rispetto al 2023. Per la verità non sarebbe una “novità” la “lievitazione” di questo impegno già cresciuto in termini assoluti. Ma è ancor di più cresciuta la constatazione diffusa della grave condizione della sanità pubblica regionale dove: aumentano le liste di attesa e aumenta la fuga di prestazione fuori regione; mancano i medici di medicina generale con scopertura per quasi 200.00 cittadine/i;  aumentano le “fughe “del personale infermieristico e medico dalle strutture pubbliche i pronti soccorsi, in particolare, sono sempre più in affanno; diversi servizi vengono esternalizzati con considerevoli aumenti di spesa e senza verifica dell’efficacia dei risultati ottenuti; tanti servizi, specie quelli territoriali, vengono chiusi o viene ridotto l’orario di apertura; difficile l’integrazione fra strutture ospedaliere e territorio a scapito della continuità assistenziale; inesistente l’integrazione sanitario-sociale con di fatto i Piani di Zona fermi da tempo. Insomma par di capire che finora la gran somma di denaro pubblico “frutto di incrementi delle entrate tributarie” (cioè soldi dati da cittadine/i) non sia affatto servita a migliorare il servizio sanitario pubblico, anzi! Anche le recenti analisi della Scuola superiore Sant’Anna” di Pisa e dell’Istituto Gimbe certificano come il FVG, in molti settori, sia sceso agli ultimi posti nella graduatoria delle regioni italiane. Certo riconosciamo che ciò non dipende unicamente da decisioni regionali. Ora diventa necessario ed urgente, tanto più avendo a disposizione ulteriori risorse, “invertire la rotta” della spesa e privilegiare, proprio per migliorarlo, il servizio sanitario pubblico: il personale va sostenuto e rimpolpato con assunzioni ed investimenti, con un aumento di risorse anche e soprattutto verso il servizio più vicino alle persone, i MMG e Distretti e il territorio. Il Coordinamento Salute FVG (costituito quasi 2 anni fa tra Comitati sanità e Coordinamenti locali con associazioni, che aveva presentato, aprile ‘22, una Petizione alla Regione con 15.000 sottoscrizioni) ha elaborato un Documento di nuove Proposte che proporrà in incontri territoriali ed alle realtà sociali, per presentarlo poi al Consiglio regionale prima del bilancio del 2024. Ci domandiamo: sapranno gli Amministratori regionali confrontarsi sulla situazione che loro stessi in più occasioni hanno definito “grave”? Vorranno impostare una discussione profonda e franca, soprattutto aperta a chi opera in sanità e a cittadine e cittadini? Invece di investire “palate di soldi a pioggia” su convenzioni ed esternalizzazioni questa volta non si può partire dal rafforzare la sanità pubblica?

Michele Negro e Antonietta Zanini per il Coordinamento Salute FVG