Torna il festival vicino/lontano nel segno delle “sfide”. A Udine da mercoledì 11 a domenica 15 maggio

Nel segno delle “sfide” torna il festival vicino/lontano, in programma a Udine da mercoledì 11 a domenica 15 maggio, con eventi di anteprima già dal fine settimana precedente. Oltre 80 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre, spettacoli e proiezioni – che coinvolgeranno 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione. Nella quasi totalità dei casi saranno a Udine di persona per rinnovare, insieme al pubblico, quel rito collettivo che è proprio di tutti i festival e che permette di incontrarsi, per condividere momenti di ascolto, di confronto e di riflessione in uno spazio comune, dove sentirsi comunità. Fra i protagonisti: David Tremlett, Lucio Caracciolo, Gianluca Costantini, Ivan Dimitrijević, Stefania Maurizi, Edoardo Zanchini, Giacomo Marramao, Chicco Testa, Slavenka Drakulić, Fabio Deotto, Franco Farinelli, Sergej Bondarenko, Lorenzo Tondo, Giulia Morello, Stefano Zamagni, Andrea Graziosi, Giada Messetti, Hafez Haidar, Tatiana Biagioni, Massimiliano Panarari, Tamás Gyurkovics, Marianna Filandri, Yvan Sagnet, Carlo Ratti, Andrea Staid, Tonia Mastrobuoni, Guido Crainz, Wlodeck Goldkorn, Jacques Rupnik, Domenico Quirico, Valerio Pellizzari. Marcella Bonchio, Riccardo Noury, Helena Janeczek, Fabio Chiusi, Paola Caridi, Valerio Pellizzari, Pier Aldo Rovatti, Hazal Koyunucu, Jonathan Bazzi, Andrea Pennacchi.

Sarà come sempre il Premio Terzani a rappresentare il momento centrale del festival. La serata-evento per la consegna, in programma sabato 14 – come sempre molto attesa dal pubblico – torna quest’anno al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il vincitore 2022 verrà annunciato da Angela Terzani, presidente della Giuria del Premio, venerdì 22 aprile. Nella cinquina finalista ci sono Fabio Deotto per L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), Erika Fatland per La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (Marsilio), Gulbahar Haitiwaji con Rozenn Morgat per Sopravvissuta a un gulag cinese. La prima testimonianza di una donna uigura (add editore), Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) ed Ece Temelkuran per La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore (Bollati Boringhieri)

Il festival vicino/lontano 2022 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto degli sponsor Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, e grazie ai mecenati Ilcam e ProntoAuto, che hanno aderito alle agevolazioni fiscali previste dall’art bonus regionale.

Vicino/lontano occuperà, ancora una volta, il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici – la chiesa di San Francesco, la Loggia del Lionello, il Salone del Popolo di Palazzo D’Aronco, Piazza Libertà – tutti messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine. Per quanto riguarda gli spazi, quest’anno c’è una importante novità: parte del programma 2022 verrà ospitato nell’Auditorium Sgorlon, edificio tecnologicamente funzionale oltre che esteticamente assai gradevole, che l’Università di Udine ha appena inaugurato nella sua sede di via Margreth, alle spalle di piazza Garibaldi, e che mette a disposizione di vicino/lontano nelle giornate del festival.

Il programma del festival ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, di cui fanno parte: Stefano Allievi, Lucio Caracciolo, Sergia Adamo, Massimiliano Panarari, Fabio Chiusi, Beatrice Bonato, Michele Morgante, Antonio Massarutto, Guido Crainz, Pier Aldo Rovatti, Giovanni Leghissa, Guglielmo Cevolin, Giancarlo Bosetti e Norma Zamparo. Quasi tutti, anche quest’anno, coinvolti di persona negli eventi del festival. È doveroso precisarlo, perchè senza il loro generoso impegno e il loro contributo di competenza e affidabilità scientifica il festival non potrebbe realizzarsi mantenendo negli anni la sua fisionomia di luogo di incrocio di saperi e di osservatorio aggiornato sul mondo.

Le curatrici delle ultime edizioni, Paola Colombo e Franca Rigoni, per confermare e consolidare il forte legame tra la figura di Tiziano Terzani e il festival, hanno voluto coinvolgere quest’anno nella costruzione del programma Àlen Loreti, biografo ufficiale del giornalista e scrittore fiorentino, oltre che curatore dei due volumi dei ‘Meridiani’ Mondadori dedicati alle sue opere.

Nell’economia della manifestazione, dopo il difficile momento vissuto dalla scuola durante la pandemia, tornerà a essere importante il coinvolgimento delle giovani generazioni, grazie al Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si realizza con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale e che ha registrato una massiccia adesione da parte delle scuole dell’intera regione. Centinaia i progetti presentati. I vincitori saranno comunicati a breve dalla giuria del Concorso – di cui è responsabile, per vicino/lontano, la professoressa Doris Cutrino – e saranno premiati sabato 14 maggio, la mattina, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Oltre un migliaio di ragazzi hanno poi partecipato nel corso di tutto l’anno scolastico al progetto Il piacere della legalità, promosso dalla rete degli istituti superiori di Udine e coordinato da Liliana Mauro e Chiara Tempo. I risultati dell’articolato percorso formativo verranno presentati ancora una volta all’interno del festival, che è partner del progetto, come sempre nella mattinata del venerdì 13 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

SFIDE. LA PAROLA-CHIAVE 2022

Ci eravamo illusi che non sarebbe accaduto mai più. E invece la guerra bussa di nuovo alle porte d’Europa. Una sfida alla democrazia e al diritto internazionale destinata a ridisegnare gli equilibri geopolitici.

È “sfide” la parola-chiave che attraversa gli eventi di vicino/lontano 2022.

Alla sfida geopolitica si intrecciano altre sfide, che ci costringono a ripensare i nostri stili di vita e la nostra stessa idea di mondo. Come possiamo rendere più sostenibile e meno ingiusto il nostro modello di vita, che per lungo tempo abbiamo dato per scontato? Come abbiamo potuto dimenticare che ne godiamo a scapito dei diritti di chi ne paga i costi più elevati? Sono le vittime di una globalizzazione che mostra evidenti segni di crisi ed è lo stesso ecosistema del pianeta che ci ospita a soffrirne.

Sono sfide la “transizione ecologica” e la “transizione energetica”, che ci trovano oggi più vulnerabili di ieri. Chiediamo agli scienziati e agli economisti, ma anche ai filosofi, di aiutarci ad affrontarne la complessità.

In tema di diritti – del pensiero, delle donne, dei giovani, dei lavoratori – vorremmo evitare la retorica di un discorso pubblico sempre più stanco, ripetitivo, astratto: vorremmo rimettere le parole nei corpi, nelle esperienze concrete, per cercare di comprendere le radici dell’oppressione della dissidenza, della discriminazione di genere, della disattenzione educativa, delle nuove forme di sfruttamento nel Terzo millennio.

Per continuare a ragionare insieme, coltivando la convinzione che se forse non siamo all’altezza delle sfide del nostro tempo, possiamo almeno cercare di capirle, e magari essere in grado di affrontarle con maggiore consapevolezza.

 

L’APERTURA E LA CHIUSURA DEL FESTIVAL

L’edizione 2022 prenderà il via ufficialmente mercoledì 11, alle 18.30, con l’inaugurazione e il tradizionale saluto delle autorità. Ad aprire il festival non poteva essere quest’anno che un approfondimento geopolitico, con l’intervento del più autorevole esperto italiano, Lucio Caracciolo, direttore di LiMes, che sarà in dialogo con il direttore di Messaggero Veneto e Piccolo Omar Monestier, con l’introduzione di Guglielmo Cevolin (in collaborazione con Historia e Limes). Nel pomeriggio al festival anche la presentazione dell’ultimo numero di LiMes, Il caso Putin. La giornata inaugurale del festival si chiuderà simbolicamente con un inno alla pace. La Fondazione Luigi Bon e Mittelfest porteranno sul palco della chiesa di San Francesco, in prima nazionale, l’opera Annelies, una rielaborazione in musica del celebre Diario di Anna Frank del compositore inglese James, che aprirà ufficialmente la seconda edizione di Mittelyoung, il festival dedicato agli artisti under30. Annelies è stata eseguita per la prima volta nel 2005 nel 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Nella sua versione cameristica, prevede pianoforte, violino, violoncello e clarinetto, soprano solista e coro da camera. Tutti gli artisti coinvolti, compresa la direttrice Anna Molaro, sono giovani under 35.

A chiudere il festival, domenica 15 maggio sarà Andrea Pennacchi. Accompagnato dalla lap steel guitar di Gianluca Segato, porterà in scena per vicino/lontano un reading libero, ispirato a La guerra dei Bepi, il suo secondo libro, che racchiude i monologhi che l’autore ha dedicato a suo nonno e a suo padre. Entrambi Bepi: il nonno si chiamava così e il papà, quando andò sulle montagne da partigiano, scelse come nome di battaglia quello del padre. L’uno coinvolto nella Prima, l’altro nella Seconda guerra mondiale. In guerra, da persone comuni, alla ricerca di un senso difficile da cogliere e soprattutto da spiegare: in trincea (il nonno), in un campo di concentramento (il papà).

Il programma del festival online sul sito vicinolontano.it

 

IL PROGRAMMA
Identità e differenze al tempo dei conflitti è il titolo di uno dei confronti centrali del festival, moderato da Nicola Gasbarro, che vedrà Hafez Haidar, Giada Messetti, Andrea Graziosi e Giacomo Marramao confrontarsi su un tema di estrema attualità: quanto pesano e quanto peseranno le differenti culture antropologiche nel ridisegnare le mappe della geopolitica? La percentuale dei civili uccisi, i metodi della loro morte, la distruzione rabbiosa di case e strutture pacifiche che scavalcano leggi di guerra sono lo scenario da cui trarrà spunto la riflessione di Valerio Pellizzari, Domenico Quirico, Fabio Chiusi con un intervento di Stefano Di Carlo. Raccogliendo l’appello del Premio Terzani 2021, il tema della crisi climatica – una sfida divenuta improrogabile – sarà affrontata da Fabio Deotto (finalista del Premio Terzani 2022), Franco Farinelli, Marco Pacini, moderati da Stefano Tieri, cercheranno di rispondere a un quesito cruciale: come prepararsi all’idea della (nostra) fine come specie, con il preciso scopo di evitarla?

In tema di transizione energetica Chicco Testa, Edoardo Zanchini, Giuseppe Zollino, con Antonio Massarutto, discuteranno degli investimenti necessari per diversificare le fonti di approvvigionamento e non trovarci nuovamente impreparati. Anche gli scienziati Marcella Bonchio, Francesco Bosello, Stefano Fantoni, Giorgio Matteucci, coordinati da Michele Morgante affronteranno il tema della sfida climatica e di come la scienza possa intervenire per rigenerare condizioni ambientali accettabili.

Non vi è dubbio che pandemia, guerra, instabilità politica, uniti al drastico aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, abbiano contribuito a modificare le modalità del del lavoro. Cosa evoca questa parola nel Terzo Millennio? Ne discuteranno Marianna Filandri, Tatiana Biagioni, Yvan Sagnet moderati da Vittorio Malagutti. Quale idea di futuro ci insegnano le ragazze e i ragazzi oggi? Come possono aiutarci a reimmaginare l’educazione, la scuola, le comunità in un tempo come quello odierno che sembra fare di tutto per privarci di una prospettiva di futuro? Ne parleranno Cesare Rivoltella, Cinzia Conti, Raffaela Milano con Davide Zoletto. Alla febbre delle democrazie, tra antipolitica e iperpolitica è dedicata un “duello” di argomentazioni e ragionamenti tra opinioni contrapposte tra Massimiliano Panarari e Francesco Borgonovo, mentre Pier Aldo Rovatti dedicherà la sua consueta lectio magistralis al tema dell’individualismo. Sarà incentrato sulla “città di domani” l’originale dialogo tra Carlo Ratti e Âlen Loreti, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Udine, che partirà dalle riflessioni sulle città di Tiziano Terzani, grande viaggiatore che rimase sempre intimamente legato alla sua Firenze.

Secondo atto è il titolo della pièce teatrale (testo e regia di Giulia Corradi) che sarà portata sul palco di San Francesco, con Silvia Vallerani, Martina Maria Zuccarello e David Mastinu, un viaggio nel vissuto di tre donne vittime di violenza, cui farà seguito un dibattito sul ruolo della cultura nel favorire una diversa percezione e consapevolezza del problema nella società con Giulia Morello, Sergia Adamo. Celeste Costantino e Maddalena Bosio. L’evento si realizza nell’ambito del progetto europeo Never Again contro la vittimizzazione secondaria delle donne vittime di violenza, cui vicino/lontano ha aderito

Di cosa accade nelle carceri dei regimi totalitari e del destino dei troppi prigionieri di coscienza parleranno Riccardo Noury, Paola Caridi, Gianluca Costantini e Helena Janeczek in un articolato dibattito coordinato da Danilo De Biasio e realizzato in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani a partire dalla pubblicazione di “Non siete stati ancora sconfitti” (hopefulmonster editore), una raccolta di scritti del più noto esponente della rivoluzione egiziana del 2011 Alaa Abd el-Fattah, da allora in carcere e recentemente condannato ad altri 5 anni di reclusione. Al festival anche la videotestimonianza di Gulbahar Haitiwaji, finalista del Premio Terzani 2022, che racconterà la sua drammatica vicenda personale, accendendo un faro sul genocidio culturale degli uiguri in Cina.

Il grande tema dei diritti violati, della libertà di espressione, della discriminazione di genere e della violenza sulle donne attraversa l’intero programma del festival, spesso con eventi realizzati in collaborazione con altre realtà culturali ugualmente sensibili a questi argomenti, troppo spesso oggetto di una lettura superficiale e frettolosa, se non ipocrita.

GO! 2025

Due gli appuntamenti che il festival propone in vista dell’importante scadenza del 2025 che vedrà Gorizia coinvolta da Nova Gorica quale unitaria capitale europea della cultura. In collaborazione con la Scuola Superiore dell’Università di Udine e con il Progetto Jean Monnet “We, the People of the United Europe: Reflections on the European State of Mind” giovedì 12 a Palazzo Di Toppo Wassemann verrà proiettato il documentario Mesto na travniku / La città sul prato di Anja Medved, Nadja Velušček (Kinoatelje, 2004) che di Nova Gorica ripercorre la storia – dalla fondazione nel 1948 a oggi -, svelando diversi aspetti delle sue origini. All’Europa di fronte alla sfida della guerra, che ha aperto scenari e incognite devastanti e sta rendendo ineludibile il nodo di una difesa comune europea, sarà dedicato l’approfondimento coordinato dallo storico Guido Crainz con Tonia Mastrobuoi, Wlodeck Goldkorn e Jacques Rupnik (sabato 14 maggio, San Francesco, ore 11.30).

UN EVENTO SPECIALE

“Anything to say?” è una scultura in bronzo. Tre figure, a grandezza naturale, in piedi sopra tre sedie e una quarta sedia vuota che invita le persone a salirvi in piedi e ad esprimersi a difesa della libertà d’informazione e a sostegno di chi ha avuto il coraggio di rivelare al mondo intero verità scomode, come hanno fatto Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. La scultura dell’artista Davide Dormino, “Anything to say?” è un’opera itinerante e interattiva. Inaugurata a Berlino il 1° maggio 2015 in Alexanderplatz, ha sostato successivamente nelle principali piazze d’Europa, e sarà a disposizione di vicino/lontano nella settimana del festival sul terrapieno di piazza Libertà. Al caso Assange sarà dedicato l’approfondimento “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange” con l’autrice del saggio inchiesta Stafania Maurizi e Davide Dormino, con la moderazione di Fabio Chiusi che si svolgerà nella Loggia del Lionello.

I LIBRI IN ANTEPRIMA

Folco Terzani presenterà al festival “FINE/INIZIO”, edizione essenziale del libro postumo di suo padre “La fine è il mio inizio”. Dialogherà con Àlen Loreti.

All’invecchiamento della donna e ai tabù che vi sono connessi è dedicato il nuovo romanzo, “La donna invisibile”, della scrittrice e giornalista croata Slavenka Drakulić edito da Bottega Errante e che sarà presentato in anteprima nazionale in collaborazione con il Festival “Estensioni. Dentro le letterature di confine”, grazie al quale saranno proposte anche – di nuovo in anteprima nazionale – le presentazioni del volume “Capire la rotta balcanica” con Marco Siragusa, Lorenzo Tondo e la moderazione di Martina Napolitano e del nuovo romanzo “Emicrania” di Tamás Gyurkovics presentato da Angelo Floramo. Entrambi i libri sono editi da Bottega Errante.

PARTNER E COLLABORAZIONI

Vicino/lontano, fin dalla sua prima edizione, è stata capace di “fare rete” e collaborare con moltissime altre realtà culturali della regione, e non solo, condividendo iniziative e progetti nelle reciproche programmazioni. L’edizione 2022 riconferma l’idea programmatica di fare del festival un luogo di contaminazioni e di diversificazione espressiva, incrociando nuove relazioni e collaborazioni.

Già da aprile, dal 25 al 30, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Far East Film Festival 24, in collaborazione con vicino/lontano, propone ogni giorno alle 17.30 la rassegna “Sotto lo stesso cielo”, con approfondimenti giornalistici sull’Asia contemporanea, a cura di Giulia Pompili.

Grazie alla Stamperia d’arte Albicocco anche quest’anno vicino/lontano propone in programma la personale di uno dei protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, il pittore, scultore e fotografo inglese David Tremlett (David Tremlett. L’invenzione della geometria, curata da Nicola Galvan, inaugurazione il 6 maggio alle 18.30, in esposizione fino al 30 luglio).

La Galleria Tina Modotti, dal sabato 7 a domenica 15 maggio, ospiterà The Social Drawing, mostra dell’artista attivista Gianluca Costantini a cura di Rosa Polacco, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma per Libri Come 2022 e gentilmente concessa a vicino/lontano. “Disegno persone scomparse”, dice Costantini del suo lavoro. Prende spunto da fatti di cronaca e li ricostruisce col suo tratto fino a illuminare volti, storie, fratture del nostro tempo. Dalle donne uccise per femmincidio agli attivisti dei diritti umani scomparsi o imprigionati dai regimi, alle infinite vittime delle libertà minacciate in tutto il mondo, e non sempre sufficientemente conosciute.

Insieme al CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia il festival porterà in scena Fuga dall’Egitto, spettacolo di teatro documentario liberamente tratto dall’omonimo libro inchiesta di Azzurra Meringolo Scarfoglio dagli attori e registi Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno, che getta luce sul fenomeno della diaspora egiziana successiva alla primavera araba: sul sogno tradito di tanti giornalisti, sindacalisti, artisti, medici, politici e attivisti che, minacciati di repressione e tortura in Egitto, sono stati costretti a scegliere la via precaria e dolorosa dell’esilio. Sempre in tema di diritti, “La guerra alla memoria nella Russia di Putin” è il titolo di un approfondimento realizzato in collaborazione con l’Associazione Friuli Storia che ricostruirà con Sergej Bondarenko, Giulia De Florio e Tommaso Piffer l’offensiva del governo russo contro i custodi della memoria dello stalinismo, che ha portato lo scorso dicembre alla chiusura di Memorial International, la ong fondata dal premio Nobel Andrej Sacharov. Grazie alla collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, vicino lontano proporrà il concerto In un mare di voci, un progetto della giovane musicista udinese Nicoletta Taricani. Lo spettacolo, in un’originale dimensione jazz, tra musica e recitazione, affronta i temi forti dell’emigrazione, di viaggi disperati nel Mediterraneo alla ricerca di salvezza, di vite nei trascorsi e nei percorsi di esistenze sospese. In scena anche Giorgio Deidda, tra i più grandi musicisti del jazz italiano. Sempre a teatro, in collaborazione con la Setemane de culture furlane della Società Filologica Friulana e con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, il festival proporrà (mercoledì 11 al Teatro San Giorgio) la conferenza-spettacolo di Andrea Zannini e Massimo Somaglino “L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi”, basata sul saggio di Zannini in uscita a giugno con Marsilio e dedicato al fratello di Pier Paolo Pasolini, ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio di Porzûs. Pasolini è fra i pochi intellettuali che hanno visto nel benessere materiale indotto dal mercato i segni di una “mutazione antropologica”. Ne parleranno Pietro Clemente, Francesca Cadel, Gian Paolo Gri, moderati da Nicola Gasbarro

Sarà quest’anno dedicato alle “Amorevoli sfide musicali tra Barocco e Classicismo” l’oramai tradizionale concerto della domenica mattina con la Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni. Nell’ambito della storica collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG verranno proposti in programma “Un dialogo sulla scuola” con Beatrice Bonato, Floriana Ferro, Francesco Genovesi, Lorenzo Morri, moderato da Cristina Benedetti; un approfondimento su cultura e identità nella Polonia attuale, con Ivan Dimitrijevic in dialogo con Beatrice Bonato (venerdì 13 maggio, Salone del Popolo) e la presentazione di un volume di Alessandra Trevisan dedicato alla scrittrice Goliarda Sapienza.

In collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine verrà proposta una riflessione sul come esercitare il diritto all’abitare con Andrea Staid e Paolo Bon.

Sempre nell’ambito del progetto europeo Never Again contro la vittimizzazione secondaria delle donne vittime di violenza, cui vicino/lontano ha aderito il blog Alley Oop del Sole 24 Ore ha realizzato l’ebook #Hodettono. Quando la donna è due volte vittima, che verrà presentato da Manuela Marchioni e Simona Rossitto. In collaborazione con multiverso e Uniud inclusiva, nell’ambito di una discussione sulle questioni di genere e sulle tematiche dell’inclusione con Sergia Adamo, Luca Chittaro, Valeria Filì e Francesco Pitassio, verrà presentato il cortometraggio “Vivere oltre i clliché” di Paolo Comuzzi, mentre per iniziativa del Comitato Unico di Garanzia contro le discriminazioni e per il benessere lavorativo e del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine verrà presentato il saggio di Daniela Brogi “Lo spazio delle donne” con Laura Casella, Valeria Filì e Francesco Pitassio.

Ai “minerali insanguinati” che inconsapevolmente usiamo ogni giorno insieme al nostro cellulare è dedicato il focus a cura di TimeForAfrica con Elena Pasquini, Luca Attanasio e Umberto Marin. Il contributo di Leali delle Notizie- Festival del giornalismo di Ronchi dei Legionari, moderato da Luca Perrino, avrà per tema la libertà di stampa in America Latina, mentre in collaborazione con Udine per Nûdem verrà proposto un dibattito sul ruolo della donna nella progettualità curda, con che sarà moderato da Federico Venturini. In collaborazione con il Premio Letterario Nazionale Caterina Percoto, con Sergia Adamo ed Elisabetta Pozzetto, un incontro sarà dedicato ad analizzare il rapporto tra la scrittura della guerra al femminile, ripercorrendo un filo che lega la friulana Caterina Percoto con l’ucraina Svjatlana Aleksievič. Grazie alla sinergia con Libera-Udine e Get Up verrà raccontata al festival, con Simmaco Perillo e Gaetano Paesano, la storia della cooperativa “Al di là dei sogni”, ovvero il riscatto di una comunità che opera sui beni confiscati alla camorra, e verrà proposto lo spettacolo dei pupi antimafia di Angelo Sicilia “Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Radio Magica onlus e Enaip Fvg con Maria Elena Porzio e presenteranno in anteprima la Mappa Parlante degli Scrittori.Lab che sarà protagonista al Salone del Libro di Torino. “La sfida ecosistemica” è il titolo della tradizionale lezione di Tiziano Possamai, anche quest’anno al festival grazie alla collaborazione con l’Associazione culurale OnArt, mentre “Il digitale nella scuola” è il tema dell’approfondimento con Silvano Tagliagambe, Alberto Felice De Toni e Roberto Masiero, moderati da Luca Taddio, in collaborazione col Master in Filosofia del digitale e con il corso di Laurea in Filosofia e trasformazione digitale dell’Università di Udine. Tra le collaborazioni targate Uniud, anche il Celebration Day & Reunion dell’Executive Master in Business Administration. Grazie al Centro Internazionale di Ingegneria genetica e biotecnologie verrà presentato il progetto di divulgazione “I goal della scienza”, studiato dall’ICGEB – nell’ambito degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’agenda 2030

Ancora al festival, quale evento di anteprima della rassegna estiva vicino/lontano mont, la presentazione del progetto di ricerca acustica “Suono dentro” del musicista Paolo Forte e del regista Giulio Squarci, una riflessione sul “bene comune” con Stefano Zamagni e Roberto Grandinetti; la presentazione della collana dedicata a Carlo Sgorlon di Morganti editori, con Oscar d’Agostino e Stefania Conte. Alle nostre “impronte sulla Terra” è dedicato il focus a cura di multiverso e Uniud Sostenibile con Massimo Bernardi, Roberta Farina, Mauro Varotto, moderati da Francesco Marangon. Francesco De Filippo metterà a confronto le posizioni dei no vax con il parere di scienziati ed esperti, presentando il suo ultimo libro. Anche Paola Caridi presenterà la nuova edizione del suo “Gerusalemme senza dio” introdotta da Gian Paolo Carbonetto.

UNA NUOVA IMMAGINE PER VICINO/LONTANO 2022

È una novità. Katalin Daka ha creato una nuova immagine per l’edizione di vicino/lontano 2022. Se negli anni precedenti lo slash di copertina, ricavato dal logo di V/l, alludeva a un confronto ancora possibile tra due posizioni diverse (vel) o opposte (aut), i tempi presenti non consentono più le contrapposizioni semplificate di un discorso duale, nemmeno nei social.

La matassa si ingarbuglia. Trovarne il bandolo è sempre più difficile, ma un filo d’Arianna – il filo della conoscenza – potrebbe aiutarci a uscire dal labirinto oscuro di una caotica complessità per cosentirci l’incontro e la relazione con l’altro.

ADESIONI

Vicino/lontano rinnova la sua adesione alla campagna “Siamo tutti Patrick Zaki” dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. La sagoma che lo raffigura, disegnata da Gianluca Costantini, occuperà anche quest’anno un posto in prima fila nella chiesa di San Francesco.

Vicino/lontano come sempre chiede #VeritàeGiustiziaperGiulioRegeni.

COME PARTECIPARE

La partecipazione a tutti gli eventi del festival sarà libera e gratuita, fino a esaurimento dei posti disponibili, salvo dove diversamente indicato in programma. Per accedere alle sale – salvo diverse disposizioni di legge – sarà obbligatorio, e comunque consigliato, indossare la mascherina Ffp2.

INFOPOINT

A partire da mercoledì 11 maggio sarà attivo in Largo Ospedale Vecchio l’infopoint del festival dove si potrà ritirare il materiale informativo e/o diventare “Amici di vicino/lontano”, sostenendo la 18esima edizione del festival e garantendosi la priorità di accesso alla chiesa di San Francesco per tutta la durata del festival oltre che per ritirare i biglietti gratuiti per la serata del Premio Terzani.

BOOKSHOP

Le pubblicazioni degli ospiti di vicino/lontano sono in vendita nello spazio bookshop di Largo Ospedale Vecchio, a cura delle Librerie Einaudi, Moderna e Tarantola. Da mercoledì 11 maggio.

BIGLIETTI PER IL PREMIO TERZANI

I biglietti numerati per la serata di sabato 14 maggio si potranno ritirare, gratuitamente, per un massimo di 2 a persona, presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine negli orari di apertura (16-19), a partire da mercoledì 11 maggio.

Gli “Amici di vicino/lontano” 2022 avranno la possibilità di ritirare i biglietti in anticipo, a partire dalle ore 16 di martedì 10 maggio.

Chi risiede fuori regione può prenotare il proprio posto via mail, scrivendo a premioterzani@vicinolontano.it e allegando alla richiesta la fotocopia della carta d’identità, entro lunedì 9 maggio. I biglietti vanno ritirati in Teatro entro le ore 20.00 di sabato 14 maggio.