Pasolini 100: Alberto Garlini introduce “Il Vangelo secondo Matteo”

Sarà Alberto Garlini a introdurre la proiezione de “Il Vangelo secondo Matteo”, quarto appuntamento della grande retrospettiva con tutti i film di Pier Paolo Pasolini, martedì 1° novembre a Cinemazero di Pordenone e mercoledì 2 al Visionario di Udine, alle 20:45. Garlini, scrittore, poeta e curatore del festival Pordenonelegge, è autore di “Fútbol Bailado”, romanzo in cui la figura dell’intellettuale è l’emblema della perdita dell’innocenza del nostro Paese.
La proiezione, proprio il 2 novembre, di uno dei capolavori di Pasolini, il suo film forse più noto e quello che gli ha dato notorietà planetaria, ha un significato aggiuntivo: è infatti il triste anniversario della morte, avvenuta in modo brutale nel 1975. Ne “Il Vangelo secondo Matteo”, del 1964, il regista reinventa la Terrasanta nelle aree abbandonate e povere del meridione italiano. La predicazione di Cristo viene calata nella realtà concreta dei poveri, degli emarginati e degli oppressi, mentre è ridotta la dimensione sovrannaturale e miracolistica. La predicazione e la passione di Cristo sono raccontate da un autore non credente che si immedesima nello sguardo di un pubblico popolare credente ma filtra la sua visione attraverso la tradizione pittorica religiosa, da Piero della Francesca a El Greco. Come tutti i film pasoliniani, anche il suo Vangelo è segnato dalla pregnanza espressiva di volti autentici, mescolati a quelli di familiari e amici dell’autore.
«La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la lettura di un marxista, – affermava Pasolini – ma contemporaneamente serpeggiava in me il fascino dell’irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un’opera marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità».
La retrospettiva, in un anno denso di appuntamenti per il centenario della nascita di Pasolini, rappresenta la proposta forse più semplice ma anche meno battuta, quella più necessaria: fare parlare l’intellettuale con le sue opere, mostrare i suoi film sul grande schermo nel migliore dei modi possibili, in copie restaurate e di eccellente qualità. In parallelo prosegue a Villa Manin e al Centro studi di Casarsa la mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini sotto gli occhi del mondo”: un percorso iconografico che aiuta a comprendere meglio l’evoluzione del suo pensiero e della sua opera.

Per maggiori informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie e www.cinemazero.it.